CASA ED
ELEGANZA

EDIZIONE N.09 | 2024

L’Isola.

La televisione, di solito, non è il mio forte. Accendendola, finisco sempre per trovarmi davanti a documentari. Tuttavia, qualche giorno fa, ho fatto una scoperta affascinante su un luogo del mondo che mi era sconosciuto: l’isola di Jura. È un posto così remoto e affascinante, popolato da soli 170 abitanti. Lì c’è un solo hotel, lo Jura Hotel, e una distilleria che risale al 1810, fondata da Archibald Campbell con il nome di Small Isles Distillery. Tra Jura e l’isola di Scarba si apre il Corryvreckan, uno dei più imponenti gorghi marini d’Europa. E, nel nord dell’isola, sorge la casa dove George Orwell scrisse “1984”, quel libro che dipinge un mondo controllato da un unico partito dominante guidato dal “Grande Fratello”.
Può sembrare strano che Orwell abbia scelto proprio questo luogo per scrivere un libro così emblematico. Tuttavia, leggendolo, si può comprendere. Dopotutto, Orwell vi si trasferì da Londra per isolarsi e vivere con suo figlio in quell’angolo remoto, quasi come se cercasse una fuga dal mondo. E che cos’è un’isola, se non un osservatorio neutrale, un rifugio sicuro? La casa, in fondo, è simile a un’isola: un luogo in cui ritirarsi per ritrovare se stessi, sentirsi al sicuro, circondati dalle proprie cose e dai propri pensieri.

CASA ED
ELEGANZA

EDIZIONE N.09 | 2024

L’Isola.

La televisione, di solito, non è il mio forte. Accendendola, finisco sempre per trovarmi davanti a documentari. Tuttavia, qualche giorno fa, ho fatto una scoperta affascinante su un luogo del mondo che mi era sconosciuto: l’isola di Jura. È un posto così remoto e affascinante, popolato da soli 170 abitanti. Lì c’è un solo hotel, lo Jura Hotel, e una distilleria che risale al 1810, fondata da Archibald Campbell con il nome di Small Isles Distillery. Tra Jura e l’isola di Scarba si apre il Corryvreckan, uno dei più imponenti gorghi marini d’Europa. E, nel nord dell’isola, sorge la casa dove George Orwell scrisse “1984”, quel libro che dipinge un mondo controllato da un unico partito dominante guidato dal “Grande Fratello”.
Può sembrare strano che Orwell abbia scelto proprio questo luogo per scrivere un libro così emblematico. Tuttavia, leggendolo, si può comprendere. Dopotutto, Orwell vi si trasferì da Londra per isolarsi e vivere con suo figlio in quell’angolo remoto, quasi come se cercasse una fuga dal mondo. E che cos’è un’isola, se non un osservatorio neutrale, un rifugio sicuro? La casa, in fondo, è simile a un’isola: un luogo in cui ritirarsi per ritrovare se stessi, sentirsi al sicuro, circondati dalle proprie cose e dai propri pensieri.