Fabrizio Zampetti è un immobiliarista di fama internazionale.
Ma definirlo solo così è perfino riduttivo, più che altro un bon vivant (come si definiva Gianni Agnelli) che “generosamente” cerca di trasferire sul prossimo il gusto della vita, del piacere, delle cose belle, non per questo necessariamente costose. Ed eccoci a casa sua. L’avevamo già vista in passato, dipinta con colori estremi. Colori espressi in maniera così eclatante da renderli perfino quasi solo maschili pur essendo tonalità precluse fino a ieri all’universo femminile (non a caso condivisi con la moglie). E ora, dopo aver giocato con la tavolozza di un Mondrian del nuovo millennio, ecco la sua nuova casa candida. I colori sono dentro di noi, come canta una canzone in voga in questi giorni, ogni anima ha un colore. Ed è dalla propria anima che nasce la volontà di vedere colori su un tavolozza immacolata. Solo il disegno dei mobili è sottolineato da passamanerie di un nero intenso: il disegno va oltre l’immaginazione e definisce gli spazi in cui muoversi. Un’ispirazione per chi di fronte al desiderio di rinnovare se stesso e la propria casa, cerca spazi, non imposizioni.